Tonya suonò il campanello e attese con impazienza alla porta. Sentiva i cani abbaiare in lontananza. Un attimo dopo, udì una voce gridare ai cani di levarsi di torno. Si accigliò quando un ragazzo adolescente sbirciò dalla finestrella prima di aprire la porta di uno spiraglio. “Magna è in casa?” chiese Tonya. “No. Sono andati a Seattle o non so dove per il fine settimana. Torneranno lunedì. Nel frattempo, io guardo la casa e i cani,” disse il ragazzino. “E loro si fidano di te?” chiese incredula Tonya. Il ragazzo la guardò con un’espressione irritata. “Sono una persona affidabile e ho più di diciott’anni. E poi, Gabe mi ucciderebbe se combinassi qualcosa di stupido,” rispose brontolando. “Sì, mi sembra da lui. D’accordo, grazie comunque,” disse Tonya con un sospiro pesante. “Vuoi che