Altre volte, invece, in uno sguardo stanco o in un aggrottare di fronte, Julie riconosceva la sua età. Per un attimo sembrava così vecchio… così esausto… così rassegnato. «Timocrate?» si trovò a chiedergli, in uno di quei momenti, «lei ha degli hobby?» Lui aveva inarcato le sopracciglia, prima di rivolgerle un sorriso divertito. «Un… hobby?» mormorò, come se trovasse l’idea deliziosa. «Come… ah, raccogliere campioni botanici, o collezionare francobolli?». Un breve sorriso. «No, mi dispiace, niente del genere. Leggo e vedo dei film, alle volte, ascolto musica, ma… no. Strana domanda, in ogni caso. E tu hai degli hobby, Julie?». Lei si sentì avvampare. Era stata una domanda cosi stupida e goffa… Sicuramente era sembrato che in realtà volesse parlare di sé. «No, nessuno» borbottò, a testa