I seguaci di Mida Wade Atsheler è morto, morto per sua stessa mano. Dire che ciò fosse del tutto inaspettato dal piccolo circolo di persone che lo conosceva, sarebbe una falsità; eppure neppure una volta noi, i suoi intimi, avevamo ventilato l’idea. Piuttosto, vi ci eravamo preparati in qualche incomprensibile maniera inconscia. Prima del compimento dell’atto, la sua stessa possibilità era lontanissima dai nostri pensieri; ma quando abbiamo saputo che era morto, sembrò, in qualche modo, che lo avessimo capito e atteso per tutto quel tempo. Questo, in retrospettiva, si potrebbe facilmente spiegare con i suoi grossi problemi. Parlo di “grossi problemi” a ragion veduta. Giovane, piacente, con una posizione di prestigio di braccio destro di Eben Hale, il grande magnate della ferrovia, non ave