6. Il cosiddetto “Pink” tornò mentre stavamo finendo il secondo spezzone di intervista. Dale aveva risposto a tutte le mie domande, cercando di sdribblarle un po’, con la sua faccia da bravo ragazzo, la sua voce da bravo ragazzo e il suo humour da bravo ragazzo. Il vostro amichevole rapinatore di quartiere. Guardò fuori dalla finestra e andò a spegnere la telecamera. Io ero ancora sul divano, rilassata e a seno nudo. «Devi metterti il cappuccio» mi disse. «E una maglietta» specificai. «Non sono così free». Lui rise e mi passò entrambi. «Dale, amico, però capisci che così non è giusto. Uno non può rientrare dopo un turno di sorveglianza lungo nove ore e trovarti che fai le porcherie sul divano con la tua bella» furono le prime parole di Pink, quando mi vide. «Mi stava intervistando».