V. Ebbi appena il tempo di ricollocare sulla tavola il malcapitato documento. Il professore Lidenbrock pareva profondamente assorto. Il suo pensiero dominante non gli lasciava un istante di requie; egli aveva evidentemente scrutato, analizzato la cosa e, poste in opera tutte le forze dell’immaginazione durante la passeggiata, ritornava per tentare qualche nuova combinazione. Infatti, si assise nel seggiolone, e, presa la penna incominciò a scrivere formole che rassomigliavano a un calcolo algebrico. Io seguiva collo sguardo la sua mano fremente e non perdevo un solo de’ suoi movimenti. Stava egli per produrre inopinatamente un risultato insperato? Tremavo senza ragione poichè la sola vera combinazione essendo già trovata, ogni altra ricerca diveniva necessariamente vana. Durante tre l