6. L’odio di un coltivatore di tulipani

2270 Words

6. L’odio di un coltivatore di tulipani Da quel momento in poi, invece che una semplice preoccupazione, Boxtel ebbe un solo timore. Il vigore e la nobiltà che vengono conferiti agli sforzi del corpo o dell’animo dallo stimolo di un’idea favorita, Boxtel li perse ruminando tutto il danno che l’idea del vicino gli avrebbe causato. Com’è facile supporre, dal momento in cui applicò a questo problema la grande intelligenza di cui la natura lo aveva dotato, van Baerle riuscì a far crescere i tulipani più belli. Meglio di chiunque altro ad Haarlem o a Leyda, città che offrono terreni migliori e climi più sani. Cornelius riuscì a variare i colori, a modellare le forme, a moltiplicare le specie. Apparteneva a quella scuola ingegnosa e semplice che aveva preso fin dal secolo settimo come motto l’

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