CAPITOLO OTTO Aidan camminava lungo la strada nel mezzo della foresta, allontanandosi quanto non aveva mai fatto, sentendosi completamente solo al mondo. Se non fosse stato per il suo cane selvatico che lo accompagnava, sarebbe stato disperato, privo di speranza. Ma Bianco gli dava forza, anche seriamente ferito com’era. Aidan gli accarezzava la corta pelliccia bianca. Entrambi zoppicavano, entrambi acciaccati dopo l’incontro con quel selvaggio conduttore del carro. Ogni passo che facevano provocava loro dolore mentre il cielo si faceva più buio. A ogni passo claudicante che Aidan faceva, giurava che se mai avesse posato di nuovo gli occhi su quell’uomo lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani. Bianco mugolava accanto a lui e Aidan allungò una mano per accarezzargli la testa. Il cane era