ROMACome ogni giorno, il Procuratore Nazionale Antimafia Fausto Cinnico, al termine del pranzo, si concede una sana passeggiata. Il ristorante preferito dista meno di cinquecento metri dal suo ufficio presso il Ministero di Grazia e Giustizia. Quella piccola camminata è salutare e gli permette di agevolare la digestione, così da non causargli quella sensazione di sonnolenza che solitamente succede al pasto dove il vino ha un ruolo importante. Cinnico è una buona forchetta, ma anche un discreto amante del buon vino, soprattutto quello della sua terra: la Sicilia. Stavolta, però, il Nero d’Avola del 1990 era più corposo del solito e gli effetti non tardano a farsi sentire. Il Procuratore ha la testa pesante e decide di allungare la strada scegliendo un percorso diverso da quello classico. La