“Sono qui!” disse Daniel, e la sua voce veniva dalla sala da ballo. Emily mise giù le sedie nell’ingresso e andò a cercarlo. “Sei stato bravissimo a portare quella roba in cortile,” gridò attraversando la sala da pranzo e la porta segreta che portava alla stanza. “Posso aiutarti con qualcosa?” Appena entrata nella stanza si fermò di colpo, la voce le si spense improvvisamente in gola. Daniel indossava una canotta bianca e aveva in mostra muscoli che lei finora aveva solo immaginato. Era la prima volta che poteva dare una vera occhiata al suo fisico e la vista la lasciò senza parole. “Sì,” disse, “puoi prendere l’altro lato di questa libreria e aiutarmi a portarla fuori. Emily?” La guardò e si accigliò. Lei si accorse di guardarlo a bocca aperta e serrò la mandibola, poi tornò in sé. “S