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Prospettiva di Alexandria È buio. Troppo buio perché i miei occhi possano distinguere l’ambiente intorno a me. Sbatto le palpebre, pensando di averli chiusi. Solo per scoprire che sono aperti. Dove mi trovo? C'è qualcuno? Parlo con voce roca e spezzata. Nessuna risposta. Solo una gelida folata di vento mi colpisce, facendomi rabbrividire. Mi abbraccio da sola. Deglutendo, faccio un passo avanti nell'ignoto. E subito sento un basso ringhio, più simile a un lamento di dolore. Mi fermo. Guardo intorno con preoccupazione. C’è qualche animale ferito qui? C’è qualcuno? Parlo di nuovo, stavolta con più sicurezza. Desiderosa di aiutare. Ma tutto ciò che sento è ancora quel suono. Mi dirigo verso di esso, senza preoccuparmi di nient'altro. Il cammino di ritorno ormai per