Capitolo Diciassette Sabato, io e Lizci alzammo presto e andammo di corsa ai campi da tennis. Diversi ragazzi stavano giocando, ma un campo era libero. Corremmo sul campo e iniziammo a battere la palla avanti e indietro. Liz lanciò la palla in alto, e io indietreggiai, guardandola fare un arco sopra la mia testa. Il mio tallone si impigliò nell'orlo della mia lunga gonna, e inciampai, quasi cadendo sul mio didietro. "Vorrei che potessimo indossare i pantaloni", disse Liz, "come i ragazzi". "Sì, sarebbe..." Liz mi interruppe. "Guarda chi arriva". Puntò la sua racchetta verso Casa di Annibale. "Cadetto Herbert Conway", sussurrai. "E sta sorridendo." "E ha la sua racchetta." Lo guardammo per un momento. "Cadetto Conway", disse Liz, "vieni qui. Il tuo esilio è finito, non è vero?" L