Capitolo Dieci Era giovedì sera molto tardi. Liz leggeva il suo libro di scienze mentre io lavoravo al mio compito di storia. Eravamo sedute alle scrivanie della nostra stanza con le lampade accese. "Liz", dissi, "puoi darmi cinque minuti del tuo tempo prezioso?". Lei si mise a ridere. "Numeri romani?" "Si'." Mise un segnalibro. "È davvero molto semplice." Aprì il suo quaderno su una pagina bianca. "'I' è uno, 'V' è cinque, 'X' è dieci, 'L' è cinquanta, 'C' è cento, 'D' è cinquecento e 'M' è mille. Tutti gli altri numeri sono composti da queste sei lettere. Due è 'II', tre è 'III', poi quattro è 'IV'. La 'I' sul lato sinistro della 'V' significa 'uno meno cinque', poi sei è 'V' con una 'I' sul lato destro significa 'cinque più uno', così 'VI,' sette è 'VII,' otto è 'VIII. Nove è 'diec