2 Isabella Martinez, pianeta Viken, CIQ, Centro di Trasporto La Custode Egara mi aveva detto che sarebbe stato come farsi un sonnellino, tutta questa storia dell’essere trasportata per mezzo universo. Mi aveva chiesto se mi avessero mai tolto i denti del giudizio e io avevo risposto di sì. Quando avevo quindici anni, mi avevano addormentata e mi ero risvegliata con le guance avvolte nelle garze, senza alcun ricordo delle due ore che gli ci erano volute per estrarmi i molari. Grazie a Dio. Ora, sbattendo le palpebre, mi ricordai di quella conversazione e provai a capire dove mi trovassi. Dentro di me non c’era nessuna droga stramba. Non c’era nessun dottore chinato sopra di me, con una luce appiccicata alla fronte, e non sentivo il sapore del sangue in bocca. No. Quando aprii gli occhi