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VII - LA PUNTA NORD DI PORTLAND Corse a perdifiato, alla ventura, smarrito nella neve, nella pianura, nello spazio. Quella fuga lo riscaldò. Ne aveva bisogno: senza quella corsa e se non si fosse spaventato tanto sarebbe morto. Quando rimase senza fiato si fermò, ma non ebbe il coraggio di guardare indietro. Aveva paura che gli uccelli lo inseguissero, che il morto avesse sciolto la sua catena e gli corresse dietro, e che addirittura l’intero patibolo scendesse giù per la collina, correndo dietro al morto. Aveva paura di vedere cose simili se si fosse voltato. Ripreso fiato, si rimise a fuggire. I bambini non possono rendersi conto di ciò che accade. L’esagerato spavento gli provocava delle sensazioni, ma senza ragionarci sopra e senza trarre nessuna conclusione. Correva a gambe leva