CAPITOLO NOVE Il viaggio fino alla città natale di Shane li portò più a fondo nel cuore dell’Irlanda. A Keira sembrò di tornare indietro nel tempo, o come se stesse attraversando un tunnel per arrivare in un altro universo in cui l’erba era di un verde più acceso e l’aria più ricca di ossigeno. “Questo è il mio paese,” disse Shane, voltando in una stradina sempre più stretta. Keira si guardò intorno, strizzando gli occhi per la confusione. “Ma qui non c’è niente.” “Certo che c’è,” rise Shane. Indicò una cassetta delle lettere circondata da siepi, rimaste selvatiche per così tanti anni che sembravano sul punto di inghiottirla. “Ecco l’ufficio postale.” Keira rise. Shane indicò ancora avanti verso una piccola struttura di legno che sembrava essere stata una fermata dell’autobus, ma che