CAPITOLO CINQUE Estenuata dalla lunga e disastrosa mattinata, Emily si ritrovò ad affogare nell’infelicità. Ovunque guardasse vedeva problemi ed errori; una parete tinteggiata male, una luce affissa malamente, un mobile inadatto. Prima le erano sembrate delle fissazioni, ma adesso la seccavano. Sapeva di aver bisogno di aiuto e consiglio professionale. Era stata una pazza a pensare di poter gestire da sola un Bed and Breakfast. Decise di chiamare Cynthia, la proprietaria della libreria che in gioventù aveva gestito un Bed and Breakfast, per chiederle consiglio. “Emily,” disse Cynthia quando rispose al telefono. “Come stai, tesoro?” “Malissimo,” disse Emily. “È il peggior giorno della mia vita.” “Ma sono solo le sette e mezza!” esclamò Cynthia. “Quanto tremendo può essere?” “Davvero,