8 KELSEY Il rumore di vetri infranti mi svegliò. Non mi ero resa conto di essermi addormentata perché mi ero girata e rigirata per ore. Tutto ciò cui riuscivo a pensare era Sawyer. L’espressione sul suo volto quando l’avevo respinto. Il desiderio di prendere il cellulare e chiamarlo. Prendere le chiavi e guidare fino a casa sua per sistemare le cose. Lo volevo. Avevo bisogno di lui in una maniera che mi spaventava ed ecco perché non avevo fatto nulla. Ero rimasta sulla brandina e mi ero costretta a dormire. Doveva aver funzionato fino a quel momento. Mi drizzai a sedere nel letto, in ascolto. C’era qualcuno fuori dall’edificio. Scesi dal letto, andai alla finestra e controllai fuori. Non vidi nulla se non il parcheggio sul retro. Poi sentii l’odore. Benzina. Corsi nel salone principale