«Per che cos’era quello?» sussurrò lei. I suoi occhi verdi brillavano, ma erano annebbiati. Le sue labbra erano gonfie e bagnate. E adesso le sue guance erano rosse per l’eccitazione. «Adoro il fatto che non stessi riflettendo quando mi hai salvato da Delilah. Non stavi ragionando con la testa.» Lei mi fissò, di nuovo con quella piccola V sulla fronte. «Non stavo ragionando col cuore. Non ti conosco nemmeno. Con cos’altro penso?» Quando si leccò le labbra, io mi avvicinai abbastanza da far premere il suo corpo soffice contro il mio duro. Con la nostra differenza d’altezza, il mio cazzo premeva contro il suo ventre. La mia gamba si insinuò tra le sue e la mia coscia si sistemò all’apice delle sue. Le sfuggì un sussulto e spostò i fianchi, il che non fece che farle sfregare l’intimità co