Viktor le prese la mano e chiuse gli occhi. Il profumo di vaniglia lo inondava di calma e di eccitamento. Le cose che voleva farle non erano neanche minimamente pensabili al primo incontro. Era cominciata come una maledizione, una vampira come mate era una vera e propria maledizione per lui. Adesso invece sembrava una benedizione, in quel momento non sentiva nulla della sua parte da vampira. Poteva separare le due personalità molto bene. Le tirò dolcemente il braccio per avvicinarla a sé, aprì gli occhi e la guardò intensamente: "In questo momento potrei dire che sei perfetta…" "E adesso, cagnolino?" Chiese con un ghigno, cacciando indietro la sua lupa, facendo emergere la sua parte vampira. Viktor ringhiò dentro di sé così forte che lei sentì il suo petto tremare e il ghigno si trasfo