ZWANG!! CRASH!!! Ares aveva aperto gli occhi appena in tempo per vedere una poderosa saetta, d’un bianco accecante, scaturire dall’estremità del quarzo e abbattersi contro la brocca di cristallo che andò in mille pezzi, spargendo sul tavolino intarsiato tutto il liquido acquamarina che conteneva. “Oooh, santo cielo! Mi dispiace! Non ... Non so come ... Non volevo ...” balbettò angustiato. Vedendo l’espressione della Magistra, rimase senza fiato. Leona Douglass era ammutolita e guardava alternativamente lui, il boccale in frantumi e il quarzo che ancora gli rifulgeva nella mano. “Io ... io ... non ...” Fece per liberarsi del Segno, secondo lui responsabile di quel disastro. Lei lo fermò lesta, mettendogli una mano sul braccio. “No, no. Va tutto bene.” affermò concitata. Un attimo dopo