XVI. IL TESTIMONE MANCANTE

3280 Words

XVI. IL TESTIMONE MANCANTEIl giorno 17, quello fissato per l’appuntamento con Stewart decisi di ribellarmi contro il destino. Il pensiero che l’avvocato mi stava aspettando nella locanda “Le Armi del Re” e di ciò che avrebbe pensato e detto quando ci saremmo rivisti, mi tormentava e mi opprimeva. La verità non era credibile, dovevo riconoscerlo, e mi sembrava terribilmente crudele il fatto di venire denunciato come un imbroglione e un codardo, mentre non avevo mai tralasciato onestamente di fare ciò che potevo. Mi ripetevo tutto ciò con una specie di amaro piacere ed esaminavo a quella luce tutti i passi della mia condotta. Mi sembrava di essermi comportato verso Giacomo Stewart come avrebbe fatto un fratello; tutto il passato formava un quadro di cui potevo sentirmi orgoglioso; ora c’era

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