La confessione di Sum Il timore di venire raggiunti dal mandarino metteva le ali ai piedi dei portatori e dei loro compagni. Per far sperdere le loro tracce, il capo della Croce gialla fece loro correre parecchie viuzze tortuose fino a che raggiunse il tempio di Tien-tan, ossia del Cielo, una delle più grandiose costruzioni di Pechino, che ha una circonferenza di due miglia, con muraglie di marmo bianco, terrazzi superbi, cupole mostruose, tutte di porcellana leggermente azzurra, viali lastricati in marmo, e che, fra le meraviglie che contiene, vanta tre coppe preziosissime scavate in turchesi di grandezza mai più veduta. Vedendo che i dintorni del tempio erano ancora deserti, il capo proseguì la corsa fino ai bastioni occidentali, gettandosi in mezzo ai quartieri distrutti dall’incendio