Nota del curatoreCon Maid in Waiting, dato alle stampe nel 1931 – due anni prima della sua morte – John Galsworthy iniziò "End of Chapter", la trilogia finale della Saga dei Forsyte, che si impegnerà a terminare mentre lotta contro il cancro al cervello (l'ultimo volume uscirà infatti postumo nel 1933).
Come già in "A Modern Comedy", Galsworthy sceglie un personaggio femminile come protagonista, ma mentre Fleur Forsyte era comunque esponente di quella classe nata con "il cucchiaio d'argento" in bocca, Dinny Cherrell ha un background familiare diverso che si ripercuote inevitabilmente nel suo carattere. Si tratta di un personaggio ironico e sfaccettato, che rappresenta benissimo le battaglie d'avanguardia che fanno parte dell'impegno di Galsworthy sin dagli esordi (si pensi alla figura di Irene ne Il possidente).
Mentre le prime due trilogie in Italia sono state portate prima da Corbaccio a cura di Gian Dauli (la versione a cui abbiamo fatto riferimento per questa riedizione) e successivamente da Mondadori con la cura di Elio Vittorini, la terza ha avuto un'unica pubblicazione, per Mondadori. In particolare per questo primo volume, la traduzione originale (intitolata Ancella) risulta assai datata, sia per la scelta di rendere in italiano i nomi (Uberto, Lorenzo, Michele e via dicendo) sia per la decisione di sopprimere arbitrariamente alcuni brani (una discussione sulla politica, un flusso di coscienza sulla giustizia). Da qui la necessità di una nuova traduzione integrale, a partire dal titolo.
Si è scelto infatti un titolo che racchiuda quanto più possibile l'essenza di Dinny, nell'impossibilità di rendere il gioco di parole insito nel titolo originale (che fa riferimento, come spesso accade nel testo, alla condizione di Dinny, perennemente "in attesa", ma riprende l'espressione "Lady-in-waiting" che identifica una dama di compagnia).