With her, I'm a beautiful mess.

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Blurb

Joe è sempre stato un ragazzo dall'animo buono e gentile. La sua vita procede come quella di ogni adolescente al mondo : tra un test e l'altro, amicizie e sport.

Le sue giornate vengono movimentate dall'arrivo di Ally. I suoi occhi verdi gli faranno perdere la testa.

Prima ancora di rendersene conto, Joe, si ritroverà immischiato nei suoi problemi.

Tra i due ragazzi nascerà una forte intesa che verrà purtroppo, spesso, ostacolata.

Riusciranno a far fronte agli ostacoli?

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1.
"Joe". In lontananza sento chiamare il mio nome, malgrado ciò decido di non prestargli troppa importanza e mi accovaccio nel mio caldo letto comodo. "Joe vuoi svegliarti?" sento dire, la voce si fa sempre più vicina a me. Stringo le coperte fra le dita e mi schiaccio la testa sotto al cuscino. Vorrei restare a dormire almeno per altre cinque ore. "Joe mi stai ascoltando? Sbrigati, sono già le otto meno dieci!" mi dice con tutta la tranquillità del mondo. Mi alzo di scatto solo quando realizzo di ciò che mi ha appena detto e quasi non mi ammazzo con il lenzuolo che io stesso ho buttato a terra. Mia madre è appoggiata sulla porta della mia stanza con le braccia incorcciate e l'espressione di chi è ormai abituato a questo tipo di scene. Mi fiondo in bagno e mi faccio una doccia rapidissima. Mi lavo i denti, mi spazzolo distrattamente i capelli, indosso dei vestiti pescati a caso nell'armadio che consistono in una maglietta bordeaux e dei semplici jeans neri e corro di sotto. "Tieni, e stai attento" mi dice porgendomi lo zaino di scuola. "Ciao mà" la saluto dandole un bacio sulla guancia prima di scendere gli scalini due per volta e prendere la mia moto. Mentre sfreccio verso scuola mi chiedo a cosa stesse pensando colui che ha inventato la scuola quel giorno, avrà sicuramente preso qualche droga pesante prima di progettare questo inferno. Parcheggio la mia moto in un posto sicuro e mi faccio spazio fra tutti quei ragazzini urlanti che sembra abbiano tanta voglia di entrare e cominciare le lezioni. "Joe!" mi urla qualcuno toccandomi la spalla, mi volto incontrando lo sguardo del mio migliore amico. "Ethan!" Esclamo, abbracciandolo. Non ci vediamo dall'inizio delle vacanze natalizie poiché i suoi genitori hanno deciso di passarle nella loro città originaria. Ammetto che mi è mancato abbastanza, è stato decisamente noioso passare le giornate senza la sua compagnia. Camminiamo assieme lungo il corridoio mentre mi racconta di quanto si è divertito in Messico e delle ragazze carine che ha incontrato. "Ma quella non è tua sorella?" mi chiede ad un certo punto indicandola in un angolo con la sua nuova amica. "Si, perché? Cosa vuoi da lei?" Mi allarmo, assottigliando gli occhi. "Niente di che, voglio salutarla" mi risponde alzando le spalle mentre ci dirigiamo in contro a loro. L'abbraccia da dietro senza accennare minimamente alla voglia di staccarsi da lei. Leggermente irritato lo tengo d'occhio. Ethan non è mai stato un tipo serio, tanto meno con le ragazze ed è proprio ciò che vorrei che evitasse mia sorella. "E tu chi sei?" domanda alla ragazza accanto ad Ashley, abbassandosi. Quasi non scoppio a ridere per quanto è stupido. "Allyson" risponde timida la ragazzina abbassando la testa. "E quanti anni hai piccolina?" le domanda toccandole una ciocca di capelli. "Lasciatela in pace, andate da qualcun'altro a fare gli stupidi" ci dice mia sorella prendedole una mano, trascinandola via con se. "Sei uno scemo" gli dico scoppiando a ridere. "Ma l'hai vista? Sembrava una bambina di prima media!" mi dice abbassando la mano come per riprodurre la sua altezza. "Andiamo dai" gli dico prendendolo per un braccio, entrando nella nostra classe. Il primo giorno è in assoluto il più noioso dell'intero anno, stanno a presentarsi o a ripetere svariate volte i nomi dell'elenco alfabetico finché non hanno associato il viso al nome. E cosî per tutta la giornata. La parte migliore è sicuramente il pranzo ed anche perché sto morendo dalla fame. "Ciao ragazzi!" dice Faith sedendosi nel nostro tavolo rovinando il bellissimo momento fra me e il mio panino. Questa ragazza oltre ad essere sempre in mezzo è esageratamente insopportabile, nonostante sia fin troppo carina. "Ciao" la saluta il mio amico senza staccare gli occhi dalla sua scollatura, sono sicuro che se si sporge un altro pò non abbiamo bisogno di immaginare cosa ci sia sotto. "Fra un pò hai qualche minuto da dedicarmi?" mi domanda masticando la cannuccia della sua bibita, credendo di apparire sexy. "In realtà ho lezione" le rispondo mentendo, non voglio passare neanche un secondo in sua compagnia. Già si illude ora, se la saluto solamente con un sorriso inizia a farsi strani viaggi mentali e pensa che voglia stare con lei, quindi meglio non rischiare. "Ecco le primine sfigate" dice ridendo quando passano mia sorella e la ragazzina di sta mattina accanto a noi. "Non per dire ma la bionda è mia sorella" commento infastidito, lanciandole un'occhiata. "Eh? Quella ragazzina insolente e capricciosa?" mi domanda con un smorfia. "Si, perché? Cosa ti ha fatto?" le chiedo seguendo Ashley con lo sguardo tralasciando il fatto che l'ha chiamata in quel modo. "Mi ha risposta a tono, ti rendi conto? Mi ha detto che ho la faccia di un cricetto!" si lamenta, istericamente, diventando tutta rossa in viso. La osservo qualche secondo e mi rendo conto che mia sorella ha perfettamente ragione, non ce la faccio a trattenermi e scoppio a riderle in faccia. "Non è divertente!" sbotta. Offesa si alza dalla sedia e ancheggiando va via. "Certo che potevi risparmiartela, li avrei passati io dieci minuti con lei prima di andare via!" mi dice Ethan dandomi un colpo giocoso sul braccio. "Mi dispiace" gli dico continuando a ridere. Mi alzo dal tavolo e vado verso quello di Ashley per chiederle se ha lezione o se torna a casa con me in moto. "No, torno con Ally" mi dice incrociando le braccia. Sposto lo sguardo sulla ragazzina che ha lo sguardo basso sul suo piatto, non appena alza gli occhi su di me sentendosi forse osservata non posso fare a meno di notare i suoi occhi verdi. Non ci avevo mai fatto caso nei pochi giorni che l'ho vista, ma i suoi occhi hanno qualcosa di strano che mi stregano, raccontano tante storie diverse. Hanno il potere di zittirmi. "Joe, mi spieghi cosa stai facendo li immobile?" mi domanda Ashley, sventolando un braccio davanti alla mia faccia. Scuoto la testa per mandare via quei occhi dalla mia mente ed esco da questa mensa, ho bisogno di prendere aria. Ho appena fatto la figura dell'idiota davanti ad una ragazzina che neanche conosco.

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