23 LINDY Dex si tolse i pattini e se li gettò in spalla a tempo di record. Fu gentile con chiunque ci si avvicinò nel tragitto verso l’uscita per un autografo – ora sapevo perché Otis fosse sembrato tanto preso da lui il giorno prima – ma non si attardò mentre attraversavamo l’edificio fino alla sua auto. Mi tenne per mano, praticamente trascinandomi dietro di sé nella sua trepidazione. Mi voleva e mi voleva subito. Ora che avevo finalmente detto di sì, io ero altrettanto impaziente. «Lindy!» Dex si fermò quando sentì chiamare il mio nome – perché avevano chiamato solo e soltanto il suo fino a quel momento – ed io gli andai a sbattere contro prima di voltarmi. «Chi è quella?» chiese lui, chinandosi per mormorarmi all’orecchio. Andai nel panico perché era Claudia. Merda. «Il mio cap