Thorbjorn «Sh, sh» mormorai, piegato su Sage che aveva le mani sulle ginocchia. Vomitò, e pianse, e poi vomitò ancora, mentre io le tenevo in alto i capelli. Quando finì, la strinsi tra le mie braccia, pulendole la bocca con un pezzo di stoffa. Sei un idiota, mi disse Rolf, e lo vidi scuotere il muso da lupo. Aveva ragione. Era stata colpa mia. Sospirai. Sì, lo so. Dobbiamo fare attenzione a quel che diciamo… noi abbiamo visto così tanto. Ma lei è innocente. Il suo pianto si trasformò in tosse. Quest’aria fredda e bagnata non le fa per niente bene. Ci sono troppi Uomini Grigi, in giro. Siamo bloccati qui, per un po’. «Tieni» le dissi, avvolgendo il suo corpo nella pelliccia. «Devi stare al caldo.» «Che cosa ne farete di me?» chiese lei, il suo piccolo corpo tremante. «Dici che le m