CAPITOLO XVIIIIl mio riparo è il tetto di Filemone;
dentro la casa è Giove.
Shakespeare
Il trapper, che non aveva intenzioni ostili, lasciò cadere di nuovo il fucile, e ridendo, con evidente compiacimento, della riuscita del suo esperimento distolse lo sguardo stupito del naturalista dalla persona del selvaggio, osservando:
«Quei demoni possono star fermi per ore e ore, come alligatori addormentati, a ponzare le loro diavolerie fantasticando, finché si accorgono che si avvicina un pericolo vero, e allora si comportano come tutti gli altri mortali. Ma questo è un esploratore nella sua pittura di guerra. Ce ne devono essere degli altri della sua tribù a non molta distanza. Cerchiamo di cavargli la verità, perché purtroppo una tribù in guerra potrebbe essere più pericolosa per noi della v
