7 SAM «Ho bisogno di entrarti dentro, di farti venire sul mio uccello, dopodiché potremo parlare.» Avevamo guidato fino a casa mia in città ed io l’avevo tenuta per mano mentre entravamo, ma non eravamo andati oltre. L’avevo spinta contro la porta, sbottonandole la giacca che mi impediva di arrivare a tutte le sue morbide curve. «Sam, io-» Interruppi le sue parole con un bacio. Il primo bacio dopo Boston, dopo quella notte. Ero stato irritato e irascibile da allora, sapendo che avevamo fatto un casino. Sebbene avessi provato a dirle la verità e lei mi avesse interrotto prima che ci fossimo anche solo spogliati quella sera, ero abbastanza furbo da sapere di non dover mai dare la colpa ad una donna perché, be’... mi piaceva vivere. E non era stata tutta colpa sua. Non è che si fosse asp