“Intendo: cosa sei?” La voce è tremante, il viso pallido sotto alle lentiggini. “Sono un mutante. Non avrai mica pensato che le cellule rigeneranti venissero da umani, vero?” Il suono che le esce dalle labbra è in parte gemito in parte sbuffo. Non fa nulla per alleviare la mia dolorosa erezione. Stringo le mani sul volante mentre risalgo il versante della montagna, in direzione della casa che ho messo in sicurezza prima di andare al laboratorio della Data-X. “Come hanno fatto a trovarci? Li hai chiamati?” Sono ancora per metà insultato e per metà impressionato che prima abbia usato la pistola tranquillante contro di me. A proposito... la prendo e la lancio sul sedile posteriore, fuori portata. Lei estrae il mio cellulare ricaricabile, che deve avermi preso quando mi ha rubato il furgon