Sedevano tutti rannicchiati e vicini accanto alle fiamme, i gomiti appoggiati sulle ginocchia, ciascuno con una piccola ciotola di latte di qurum tra le mani. Thor aveva bevuto il primo sorso solo un attimo prima e gli aveva dato subito alla testa. Quel latte denso e dolce non solo gli riempiva lo stomaco, soddisfacendo all’istante la sua fame, ma lo rendeva anche più rilassato. Quasi inebriato. Era come se avesse bevuto un otre pieno di vino. Si sentiva caldo e leggero e aveva tutto il corpo rilassato. Era una sensazione diversa da quella donata dal vino: diversamente dalla condizione di ubriaco, sentiva con chiarezza e presenza di mente. Era una strana condizione che mescolava il rilassamento e l’assenza mentale all’assoluta presenza.
Dagli sguardi patinati degli altri Thor poteva dire
