16 CAPITOLO SEDICI BRIDGET «Ti ho mandato un’email,» disse Maverick una volta caricate tutte le cose nuove di Scout nel bagagliaio e saliti sulla sua auto. Il cane era sul sedile posteriore, a spingere il muso fuori dal finestrino aperto, osso in bocca. Non l’aveva più posato da quando gliel’avevo offerto. Non sapevo quanto a lungo fosse stato in rifugio, ma se io fossi rimasta rinchiusa come lui, mi fosse stata offerta la libertà e un bel bocconcino, probabilmente nemmeno io avrei mollato l’osso. «Oh?» Maverick uscì in retro dal parcheggio, guardando da sopra la propria spalla. I finestrini erano abbassati e l’aria calda ci vorticava attorno. Doveva essere un’auto a noleggio, ma era più una muscle che le classiche auto di cortesia. Essendo l’amministratore delegato di un’azienda mil