3. Quando uscì dal club di Décio Azevedo trovò Lana seduta su un gradino che mangiava un gelato. C’erano dei momenti in sembrava una bambina, anche se lo stesso poteva dirsi di tutti gli esseri umani e di buona parte dei bevitori di sangue. Tyr non ricordava la sua infanzia, non ricordava il momento in cui era stato trasformato, né di essere stato trasformato. Probabilmente no. Probabilmente era nato così, una consapevolezza cui era giunto da poco. Quando lo vide Lana si alzò in piedi e andò verso di lui con aria felice. Avrebbe voluto corrergli incontro e abbracciarlo, ma si trattenne. Tyr ne fu sollevato. C’era un’altra persona che lo aspettava sulla strada, una persona di cui Lana si era accorta senza farci troppo caso. Quando capì che voleva parlare con “Cyo” si mise sulla difensiv