Capitolo XI Cinque sere dopo, grida femminili di disperazione avevano attraversato la parete fra i due noti appartamenti confinanti. Vittorio era a tavola con Carmen, alla frutta. Lei a quelle urla sinistramente lugubri aveva allargato la bocca e guardato Vittorio. “Non so”, le aveva detto il mio amico, s’era alzato dalla sedia era andato verso il muro e vi aveva posato l’orecchio. Aveva udito un finale di frase raccapricciante: “...è morto, schiacciato! Da una pressa! Morto! L’hai capito che non c’è più?! Tu, balordo, ci sei e quell’angelo non c’è più! Perché tu sì e lui no?! L’hai fatto scappare tu, schifoso, con le tue bugie sulla ditta! Se stava qui non moriva! L’hanno schiacciato come un verme! Lui ch’era buono! La testa non c’è più! Tuo fratello! Hai capito?!” “Mamma, mamma, cal