Capitolo V Aristide Trastulli, uscito dal suo negozio alle 19 di sabato 18 luglio 1964 per una breve, solitaria passeggiata prima di cena, era sparito. I primi telefoni da tasca erano ancora di là da venire, i suoi famigliari non avevano potuto provare a rintracciarlo chiamandolo. Già verso le 22 la moglie e i due figli avevano denunciato la sparizione in Questura: la legge italiana del tempo, contrariamente a quelle di altri Stati, non riteneva necessario che, prima di poter procedere alla segnalazione della sparizione d’un famigliare o parente a un corpo di Polizia, fosse trascorso un certo numero di ore o addirittura di giorni, infatti considerava che maggiore sarebbe stata la possibilità di trovare la persona se ci si fosse mossi il prima possibile. Il funzionario di turno preposto