9. Camminarono lungo un corridoio sotterraneo, nudi e gocciolanti. Alla fine anche Selina aveva fatto un altro tuffo, con Johan che la teneva a galla e la palpava un po’. Il tunnel andava chiaramente dal canale al palazzo, passando sotto il giardino posteriore. Selina immaginò che si trattasse di una via di fuga in caso di attacco, specie di un attacco dall’interno. Le pareti di pietra erano rischiarate da un bagliore vago, magico, che consentiva di vederci abbastanza da camminare, ma non di cogliere i dettagli. Dopo qualche centinaio di metri Johan si fermò davanti a un muro di mattoni e lo sfiorò con la magia. Vi si aprì una porta stretta, di legno grezzo, che lui dischiuse subito dopo. La precedette su per una stretta rampa di scale. Selina notò che c’erano dei punti in cui i matto
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