Non aveva paura. Per niente. Neanche un po’. Da quando aveva iniziato a baciarlo e a spogliarlo la paura era svanita. Si allungò di nuovo accanto a lui, più perplessa e pensierosa che altro. O’Donnell le circondò la vita con un braccio. «Che cos’era?» le chiese, dolcemente. «Mh?» «Dico... mi hai detto di continuare, ma hai cambiato idea. E mi è piaciuto, intendiamoci. Ma che cos’era, a non andar bene?» Deane sospirò, sprofondando la testa nel cuscino. «Non lo so, Irial. Me lo stavo chiedendo. Avevo una paura folle, sempre di più, sempre di più, anche se... voglio dire, non era certo colpa tua. E quando ho iniziato a baciarti io... è scomparsa». Lui le accarezzò i capelli, calmo e un po’ insonnolito. «Bene. Scopriremo come funziona, uno di questi giorni». Lei gli lanciò un’occhiata