13. Van iniziò a percepire una luce, dietro le proprie palpebre chiuse. Provò a socchiuderle, ma il chiarore lo ferì. «Si sta svegliando?». «È possibile. L’anestesia dovrebbe essersi esaurita». Van aveva riconosciuto una delle voci. Se erano vere. Se non era un’allucinazione e non era morto. Provò a parlare, ma dalla sua bocca non uscì alcun suono. Merda, sono morto sul serio. Eppure non si sentiva morto. Si sentiva... piuttosto anestetizzato, questo sì. E molto, molto debole. E si ricordava che una specie di enorme murena volante l’aveva sgozzato. Quindi, vedi? Sei morto. Ma continuava a sentire una voce... una voce femminile conosciuta. «Van? Sei sveglio?». Che domanda del cazzo. In ogni caso Van provò di nuovo a socchiudere le palpebre. La luce era davvero troppo forte, sembra