EPILOGO Due giorni dopo lo strano sogno del cavaliere volante, Bruno visitò l'appartamento del defunto, per ispezionare quanto ci fosse da sgomberare prima d’affittarlo. Entrò nella camera da letto e scorse, in chiara mostra sul canterano, una busta. Il Pittò doveva averla lasciata prima del ricovero: A mio nipote Bruno Seta. L'aprì. Dentro, un libretto di risparmio al portatore e una lettera, le cui ultime considerazioni erano sottolineate: Caro Bruno, grazie per avermi indirizzato a quel frate. Ho capito meglio i miei errori, anche cose che tu non puoi sapere, e ne sono stato perdonato. Qui troverai un libretto di banca. Ci sono sopra, per il momento, solo quarantamila lire che ho messo da parte rinunciando al cinematografo. Se uscirò vivo dall'ospedale, verserò ancora. Vogliono es