LA PERDITA Gli avevano appena sgomberato i locali e il dottor Aniceto Fossi se li andava ammirando vuoti. Ben più spaziosi di prima, così! L'affitto che avrebbe chiesto non era alto, dopotutto. Scese, per rimirare anche l'archivio. Entrò... ed ebbe un sussulto: una gran macchia sulla parete! Era rimasta nascosta, chi sa per quanto tempo, dalla mole dello scaffale più lungo: bruna e giallognola, la vilissima era lì a promettere dispiaceri. Sembrava quasi il viso d'una strega, no, anzi, della strega del celeberrimo cartone animato di Biancaneve, naso adunco, occhi sporgenti formati da due macchie di salnitro, bocca larga aperta a mordere la parte inoffesa del muro, un solo dente sulla mandibola, cappuccio. Toccò il muro: viscido. La perdita continuava. Sospirò. Le braccia gli erano cadut