Capitolo tre Lamira si strofinò la pancia, gonfia sotto l’ombelico appena forato. Era nuda e in ginocchio, come richiesto da Zander al suo ingresso, ma il suo enorme compagno dalla pelle viola non la guardò nemmeno. La ignorava dal ritorno sulla navicella, la precedente rotazione del pianeta. Certo, meglio che essere bandita dalla sua stanza, come accaduto quando si era rifiutata di dirgli la verità sulle sue capacità psichiche. Più o meno. Tuttavia soffrire per il continuo silenzio le faceva male al petto. «Zander...» Alzò la mano. «Non parlare a meno che non ti si rivolga la parola.» Si mordicchiò il labbro. Quindi erano tornati a questo punto. Dopo averla presa come sua compagna, averla trafitta e adornata di cristalli zandiani, dopo aver ammesso il suo amore per lei, ora era torna