EPILOGO (Loris) La luce del mattino le danza tra i capelli, mossi dal sottile filo di vento lasciato entrare dallo spiraglio aperto del finestrino. Sui sedili davanti, Gaia e Die litigano senza sosta. «Coraggio, lasciami guidare», cerca di convincerlo lei. «È pericoloso che maneggi cambio e volante con le mani fasciate come quelle di una mummia.» «Dacci un taglio, per la miseria. Devo ricordarti ogni maledetta volta chi è che comanda?» grida lui. «Sbaglio o ti sei inginocchiata giurandomi obbedienza?» Sentirlo rimarcare la sua autorità durante una discussione tanto sciocca suona a dir poco ridicolo. «Pensa piuttosto a concentrarti sulle indicazioni da darmi. Come navigatrice fai davvero schifo.» Con una vecchia e stropicciata cartina stradale spalancata di fronte, nostra sorella