12.
L’appartamento imperiale era stato ripulito, riarredato e ridecorato. Era servita una settimana in tutto, non un giorno di più. Le pareti avevano ancora l’odore della colla per tappezzeria, quando entrarono, e i tappeti il pelo dritto.
I colori erano cambiati. Ora vi dominavano un azzurro cobalto, l’oro e il nero. Le tende erano di pesante velluto cremisi, le sottotende bianche.
«È giusto» commentò Johan, serissimo. «Avevo chiesto sobrietà e sobrietà ho ottenuto. In questo palazzo i desideri dell’imperatore vengono presi sul serio».
Selina si fece scorrere tra le dita i fili dorati di una nappa. «Si vede» sorrise.
Lui sospirò. «Be’, d’altronde non ho mai avuto nulla neanche contro i bordelli orientali. Potresti vestirti da odalisca, stasera».
«Potrei dormire in camera mia. Sai, q
