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EMORY
Gray rimase accanto a me per tutto il tempo mentre fornii la mia versione alla polizia, la sua mano calda e pesante sulla mia spalla. Strinse la presa ogni volta che dissi qualcosa di particolarmente brutto, come quando raccontai del tipo che mi aveva urlato dietro dalla finestra della mia camera da letto mentre correvo via o dell’essere scesa dalla scaletta di emergenza. Con il permesso dell’agente, Reed venne accompagnato dentro casa per prendere una felpa e delle infradito da farmi indossare, così che non restassi lì senza reggiseno con indosso solamente una canottierina attillata e dei pantaloncini del pigiama. Quando l’agente mi ebbe spremuta abbastanza, tornammo in casa assieme per vedere se mancasse qualcosa, ma a parte le cose buttate giù dal bancone e una sedia spostata
