Capitolo tre Bailey Un tatuaggio all'interno del polso era più doloroso di quanto mi aspettassi. L'opera d'arte era perfetta: l'iconico teschio «Catrina» del Giorno dei Morti stava venendo esattamente come l'avevo disegnato, anzi meglio, perché ora era tatuato per sempre sul mio corpo. C’era il nome di Catrina su un piccolo striscione sotto di esso. Ma il dolore… santa merda. Tutto quello che potevo fare era non piangere mentre il ragazzo lavorava e tutto il mio corpo era tremante e debole. Ma ne sarebbe valsa la pena. Avevo bisogno di fare qualcosa per commemorarla, e non avevo capito cosa fino a quando non avevo visto la piccola impronta della zampa di Rayne. Mi sedetti su una sedia davanti alla finestra del piccolo negozio di tatuaggi. Immaginai che a loro piacesse mostrare i clien