la puttana più costosa di Mosca

la puttana più costosa di Mosca

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Blurb

Donna dai mille vestiti e dagli incantevoli gioielli rapisce il cuore di chi la guarda ma non è disposta a condividere il suo con nessun'altra se non un persona.

Masha Golubev è un accompagnatrice, per essere ancora più precisi la accompagnatrice più costosa di Mosca!

Affascina e incanta le persone a lei attorno e nessuno poi la vuole più lasciare!

La nostra Masha non solo ha una bellezza rara ma anche un grande segreto che le ha segnato la vita, e nonostante lo copra con magnifici accessori e stupendi abiti rimane li a farsi sentire.

Masha non si tirerà mai in dietro e grazie a questo nessuno le impedirà di trovare il suo buon lieto fine!

Ma la domanda ora è... avere un tale fascino è sempre una cosa positiva?

Non lasciatevi intimorire dalla quantità di capitoli ;)

Sono corti e facili da leggere ma ciò non significa che sono noiosi o senza colpi di scena.

La lettura sarà semplice e scorrevole così che vi potrete godere la storia senza problemi.

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La puttana più costosa di Mosca
La puttana più costosa di Mosca -Capitolo 1- Metà primavera, a Mosca la temperatura era ancora fredda rispetto alle primavere italiane. La gente passeggiava nella vivace città ma c'era qualcuno che non si godeva quel sole che le accarezzava la pelle. Una donna, alta e snella con un cappotto color marrone scuro aperto davanti dove si vedeva il tubino che le abbracciava ogni curva del suo bel corpo, stava camminando nelle vie affollate. Il colore del vestito era di un grigio chiaro con un sottotono caldo e le scarpe col tacco alto erano nere lucido. I capelli erano raccolti in modo morbido, lasciando libertà a delle ciocche ribelli, ma non era affatto una acconciatura fatta di fretta, dopotutto quella donna non lasciava nulla al caso. Il suo viso era coperto a metà dagli ampi occhiali da sole e ciò che si notava molto erano le sue labbra con un rossetto rosa scuro. Arrivò al bar a cui aveva dato appuntamento al suo nuovo cliente, dopotutto era famosa per il suo impeccabile lavoro e aveva una lista infinita di clienti che avrebbero pagato oro per averla per una notte e lei non si tirava indietro. Dopotutto non era conosciuta solo per il suo ottimo lavoro ma anche per i costi stratosferici che aveva. Ogni cosa aveva un prezzo, e lei non si lasciava sfuggire neanche un centesimo quando doveva essere pagata. Quella mattina non faceva eccezioni alle altre, e quando entrò nel locale vide il suo nuovo cliente, ormai quell'espressione la vedeva ogni volta nei suoi nuovi clienti, e non poteva far nulla per trattenere le sue risate. Quell'espressione era pregiudizio, aveva tante sfumature ma lei le riusciva a riconoscere tutte. Si tolse gli occhiali e si avvicinò al tavolo. Era un uomo giovane, si vede che aveva appena fatto il suo debutto nella società col suo lavoro, infatti non aveva ancora compreso come usare bene i suoi soldi negli abiti, aveva tutti capi firmati ma senza un filo conduttore che potesse creare un bel look. Era visibilmente infastidito, dopotutto lei era arrivata apposta con una decina di minuti in ritardo, voleva testare il caratterino dei suoi nuovi clienti. Lo vide tutto ingobbito su se stesso con gambe accavallate e con le braccia incrociate. L'espressione del giovane prima visibilmente di cattivo umore cambiò subito vedendo quella donna e si mise composto e con un leggero rossore disse La donna togliendosi il cappotto lo appoggiò in una sedia vuota e sedendosi disse E si mise a posto i capelli castani scuri facendo vedere il suo bellissimo volto. L'uomo facendo vagare i suoi occhi sul copro della donna disse L'uomo dai capelli biondi scuri mettendosi a posto un po' i vestiti rispose disse la donna con un tono leggermente freddo, lo guardò intensamente negli occhi e poi disse sorridendo e facendo sparire quella sottile tensione. L'uomo spalancò gli occhi e disse il suo tono era molto duro, si sentiva preso in girano! Ma che diamine avevano in mente i suoi conoscenti di consigliarle quella donna che costava un occhio della testa!?  La donna sorrise, e disse L'uomo stizzito disse La donna prese dalla sua borsa dei fogli e li porse al cliente. Il giovane guardando incuriosito i fogli disse Il cliente stava già sorridendo sapendo che l'avrebbe potuta usare senza neanche pagarla ma poi l'accompagnatrice continuò Una giornata nella città di Mosca -Capitolo 2- Era passato un giorno dal primo incontro tra la signorina Golubev e il suo cliente Kozlov e i due ora si trovavano in mezzo alla città infestata non solo da cittadini ma anche da turisti. Il biondo incrociando le braccia disse La bella donna quel giorno indossava un cappotto nero e delle scarpe con il tacco basso dato che sapeva che avrebbero caminato tanto. Si aggiustò gli occhiali da sole, degli occhiali a lenti nere molto sottili, e disse Poi abbassando gli occhiali da sole e vedendo i vestiti del suo cliente disse E incominciò a camminare lasciando il suo cliente in mezzo al marciapiede a bocca aperta. e il signor Kozlov seguì la accompagnatrice per non perderla di vista. Dopo una decina di minuti a camminare la bella donna si fermò in un negozio piccolo piccolo di un vialetto poco frequentato. Da quanto quella via fosse silenziosa sembrava di essere in una periferia invece che al centro della città. Il negozio aveva 3 vetrine con esposti capi umili, nulla di più nulla di meno, infatti il cliente si chiedeva se l'accompagnatrice si fosse fermata solo per dare uno sguardo ma la signorina Golubev aprì la porta senza indugio. Il solito campanello che avvisava il proprietario dell'entrata e dell'uscita di un cliente suonò e il proprietario del negozio uscì fuori da una stanza. Era un vecchio uomo con tutti i capelli ormai bianchi che indossava dei vestiti molto belli, stava pulendo i suoi occhiali da vista e quando li indossò strabuzzò gli occhi. La bruna sorridendo al proprietario disse e si pettinò i suoi baffi per tenere un attimo a bada il suo orgoglio da sarto. L'uomo fece cenno di sì con il capo e cominciò a guardare i vestiti che c'erano nel negozio e man mano che guardava si stupì sempre di più che in quel negozio ci fossero vestiti così belli a un prezzo più che conveniente. La bella donna che si stava godendo il tè che gli aveva gentilmente preparato il proprietario del negozio disse Il vecchio si mise a ridere così forte che il signor Kozlov, che era dall'altra parte del negozio, si chiese per cosa stavano ridendo dato che da quel punto non riusciva a sentire la conversazione tra i due. La donna dai capelli bruni sorridendo dietro la tazza di tè disse La donna sentendo quel nome sorrise e disse Masha alzando gli occhi vide che il suo cliente stava tornando e disse Doveri finiti -Capitolo 3- I due avevano girato tutta Mosca entrando in ogni negozio che si era segnata la accompagnatrice e il signor Kozlov era carico come un mulo da quante cose LUI avesse comprato. Il biondo alzò gli occhi al cielo e salutò la accompagnatrice. Masha era ancora dentro il negozio, questa volta da donna, per vedere cosa ci fosse di interessante da affittare. La proprietaria del negozio era una donna molto robusta con riccioli biondi e occhiali da vista sottili, si chiamava Raisa Sergei. Quel negozio era uno dei preferiti della accompagnatrice dato che si potevano affittare vestiti, più giorni passavano per averlo in affitto, più il prezzo aumentava, e dato che a lei servivano solo per delle serate era perfetto! Masha sorrise, già quel momento della giornata in cui poteva pensare un po' a sé e a nient'altro. Era tardi, si era lasciata un po' troppo trasportare dalla proprietaria del negozio che era riuscita a convincerla ad affittare ben tre vestiti, dopotutto aveva altri clienti a cui pensare e dato che erano clienti abituali sapeva già i loro gusti quindi non si doveva preoccupare. Erano le sette e dato che alla fine non ci avrebbe messo troppo tempo a tornare a casa decise di passare dal suo capo, o meglio dire manager. Dopo una ventina di minuti si presentò davanti al suo ex appartamento ed entrò. esclamò una ragazza in intimo. Tutte le ragazze che erano nel grande salone sdraiate come gatti sui divani guardarono la donna che era appena entrata e le si buttarono subito addosso. La signorina Golubev sorrise alle sue ragazze e disse Masha con gentili carezze e dolci sorrisi riuscì a superare quel branco di prostitute e dopo aver salito ben due piani aprì la porta che conosceva bene. Kenny era il proprietario del bordello e si stava divertendo con una delle sue ragazze. Si chiuse i pantaloni e mandò fuori la ragazza che gli stava regalando piacere. Kenny era un uomo dall'aspetto gradevole, aveva riccioli neri e occhi castano scuri e delle labbra molto gonfia, quelle non erano naturali ma dati dai molti baci che riceveva dalle sue ragazze. L'uomo controllò l'agenda riservata solo a Masha e ridendo disse fece la copia della pagina dell'agenda per quella settimana e la porse alla sua socia. La donna vedendo l'efficienza dell'amico rise e disse E gli diede un bacio a stampo, sapeva benissimo che a Kenny piacevano quei baci sfuggenti e lo eccitavano ancora di più. e leccandosi le labbra la salutò. Irina -Capitolo 4- Masha era stata intercettata da una sua cara amica del bordello, si ricordava ancora all'inizio in cui ci abitava anche lei e accettò l'invito dell'amica a fermarsi in camera e fare due chiacchiere. La donna che aveva avuto l'appuntamento quella mattina col suo nuovo cliente si era messa comoda sul letto della sua amica, stava facendo delle parole crociate e le rispose. L'amica di Masha era l'opposto di lei, bionda, occhi azzurri non troppo alta e con forme molto generose. La bruna distogliendo gli occhi dalle parole crociate disse guardandola e ritornò alle sue parole crociate. Irina sdraiandosi accanto all'amica occupata a trovare la parola giusta disse  Masha si voltò dal lato in cui era sdraiata la bionda disse Irina mettendosi vicina vicina alla bruna disse con modo furbetto Guardò intensamente Masha e disse Il volto della bella Masha era impassibile ma sotto sotto era molto curiosa e fingendo che non le interessasse disse Irina sorrise, ormai la conosceva bene quella bella volpe e sapeva benissimo come stuzzicare il suo interesse. chiese Masha oramai abbastanza presa ma tenendo sempre il suo volto il più impassibile possibile. Irina sorrise e con la mano fece il segno della pistola e disse La bionda rise e disse La mora si mise seduta sul letto, è vero lei sapeva benissimo cosa potessero fare i soldi, ma Irina non gli aveva detto se il poveraccio fosse andato lì apposta a rubare le pietre preziose oppure era lì per caso, dopotutto non bisogna mai lasciare nulla al caso. Ma a quanto pare la gente con così tanto potere nelle loro mani non gli interessano questi dettagli. La bionda sorrise e disse rotolandosi nel suo letto Masha rise e disse La bionda giocando con i suoi capelli lunghi sbuffò e disse L'amica si alzò, mise le sue parole incrociate dentro la borsa e disse Masha con la mano si toccò il mento per pensare e poi disse e gli tirò un cuscino in faccia e si mise a ridere dopo aver visto la faccia allibita di Masha. La bruna gli tirò il cuscino di rimando e disse Chiuse la porta ma riuscì a sentire lo stesso Irina che gli urlò Masha sospirò per trattenere una risata e rimettendosi a posto i capelli se ne andò dal bordello.

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