Stanza di Ghita Ghita sola all'arcolajo. La mia pace è ita; il mio cuore è angosciato; io non avrò mai più bene, mai più. Quand'io non son seco, io son mesta a morte. Il mondo è squallido e pien d'amarezza per me. Il mio povero capo è folle; travolto il mio povero senno. La mia pace è ita; il mio cuore è angosciato; io non avrò mai più bene, mai più. Sol per vederlo io stanco gli occhi alla finestra; e per lui solo esco furtiva di casa. O suo nobile portamento; o leggiadria della sua persona; o suo sorriso, o suoi sguardi! Ed o fascino delle sue parole! o suo toccare di mano! La mia pace è ita; il mio cuore è angosciato; io non avrò mai più bene, mai più. Il mio petto si avventa verso di lui. Oh, osassi gittargli intorno le braccia, e morire!