Fece per voltarsi, ma l'ombra alle sue spalle la fece trasalire. Il lupo l’aveva seguita in cucina e si era seduto vicino al bancone, la stessa espressione sul muso nero. La vampira portò le mani ai fianchi. “Vuoi smetterla di fissarmi? E piantala di seguirmi, mi hai spaventata!” A quelle parole King si decise a distogliere lo sguardo. Così andava meglio, pensò lei tirando un sospiro di sollievo. “Acqua in bocca, non lo deve sapere nessuno, intesi?” Il lupo sbuffò, come a dire e a chi vuoi che interessi? “Geloso!” sbottò facendogli una linguaccia. Si diresse finalmente nella propria camera. L’orologio digitale indicava 3:51. Per essere la prima avventura del gruppo quasi al completo, era stata alquanto massacrante. Si lasciò ricadere sul letto a peso morto. I suoi pensieri continuava