«Non è “avere tutto sotto controllo”, concordo. Ho già notato ieri sera che eri nervosa».
Lei fece un gesto vago. Impotente.
«Mi dispiace» ripeté. «Mi dispiace davvero».
Reich annuì. Le diede una pacca amichevole su un ginocchio.
«Non ti preoccupare. Siamo polizia militare, non Royal Marines. Mi interessa di più avere una squadra di persone con un cervello che delle macchine per uccidere senza paura. E tu il cervello lo hai».
«Penso di sì».
«Bene. Ora è meglio che scenda da questa jeep, prima di fare qualcosa di stupido».
Aprì la portiera, ma Tony lo fermò prendendolo per il polso. Reich si voltò con l’espressione di chi chiede pietà.
«Grazie» disse lei.
«Avrei fatto lo stesso per qualunque dei miei uomini. Almeno, lo spero».
«Grazie ugualmente».
Reich tornò ad avvicinarsi, esit
