8. Rashid la strinse come se volesse spezzarla in due e la tenne contro di sé per una quantità di tempo che Polly non avrebbe saputo definire. Minuti o ore, in fondo non aveva importanza. Con la bocca premuta sui suoi capelli, Rashid si limitò a stringerla. «Mary, che cosa sta... e tu chi sei?». La voce di Jennifer si alzò di tono, allarmata, vedendo un uomo sconosciuto che stringeva sua figlia. Polly si scostò. «Va tutto bene, è Rashid». «“Tutto bene”, poi. Non lo so, se va tutto bene. Ma almeno sei viva». Tirò fuori il cellulare e compose un numero. Polly lo sentì dire, in arabo: «L’ho trovata, Yassif. Che Dio sia ringraziato, era solo da sua madre». «Non so se mi piace avere uno di quelli in casa mia. E chissà che cosa ha appena detto, non poteva parlare in inglese?». «Ha detto