5 SUTTON A quel punto Cricket si immobilizzò, rendendosi conto che non ci stavamo approfittando di lei. Non l’avrei mai costretta a farsi sculacciare, a spogliarsi, nemmeno in parte. Piuttosto, la stavamo dominando, proprio come avevamo fatto l’estate scorsa. Con la domanda della parola di sicurezza, era lei ad avere il controllo. Aveva lei tutto il potere. L’avremmo fatta alzare, le avremmo sistemato i jeans e le avremmo preparato della fottuta cioccolata calda se fosse stato ciò che voleva. Ci avrebbe raccontato tutto, col tempo, ma quello era il metodo più veloce. Era ciò che desiderava. Si era messa all’angolo da sola e aveva bisogno che noi la costringessimo a parlarci. Era una cosa confusa e difficile da cogliere, ma era ciò di cui aveva bisogno. «Rosso,» borbottò lei. Io le acc